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Miti, Leggende e superstizioni del Medioevo. Vol.I:Il mito del Paradiso terrestre, il riposo dei dannati, la credenza nella fatalità. Vol.II:La leggenda di un Pontefice, demonologia di Dante, un monte di Pilato in Italia, fu superstizioso il Boccaccio? San Giuliano nel "Decamerone" e altrove, il rifiuto di Celestino V, la leggenda di un filosofo, Artù nell'Etna, un mito geografico.

Autore:
Editore: Plurima Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: 2 voll. cm.15x21, pp.198,229, brossura copp.fig.

EUR 26.00
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A cura di C.Allasia. Con il contributo dell'Univ.degli Studi di Torino, Fondo di Studi Parini-Chirio. Firenze, Casa Ed.Le Lettere 1996, cm.17x24, pp.250, brossura cop.fig.a col. Coll.Letterature.

EAN: 9788871662664
EUR 19.63
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A cura di Epifanio Ajello. Roma, Archivio Guido Izzi Ed. 1993, cm.19x21, pp.159, brossura Coll.Biblioteca dell'Archivio,12.

EAN: 9788885760417
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A cura di Adele Dei. Lanciano, Casa Editrice Rocco Carabba 2009, cm.9,5x14,5, pp.234, brossura Coll.Labirinti.

EAN: 9788863440751
EUR 19.50
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#117915 Storia Medioevo
Ristampa dell'ediz.Torino,1892-93. Hildesheim, Georg Olms Verlag 1985, 2 voll.in uno. cm.13,5x19,5, pp.XXIV,710, legatura ed.in tutta tela, titoli in oro al piatto ant.e dorso.
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#22881 Arte Restauro
Atti del Conv.:Firenze-Volterra,8-12/1/1980. A cura del Dip.Istruzione e Cultura. Firenze, Reg.Toscana Giunta Regionale 1987, cm.16x24, pp.512, num.tavv.e ill.bn.e col.nt. brossura 9788870400809
Note: timbro al frontespizio.
EUR 8.00
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#238575 Arte Grafica
Introduzione di Ennio Zedda. Bologna, Cappelli Ed. 1978, cm.16x24,5, pp.92, numerose tavv.a col.e in bn.nt., brossura, copertina figurata a colori con bandelle. Cento anni di illustratori.
EUR 18.00
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Vol.I: Dagli inizi all'ultima sosta in Romagna (1 dicembre 1901- 5 febbraio 1909). Vol.II: Il periodo trentino verso la fondazione de "La Lotta di Classe" (6 febbraio 1909- 8 gennaio 1910). Vol.III: Dalla fondazione de "La Lotta di Classer" al primo complotto contro Mussolini (9 gennaio 1910- 6 maggio 1911). Vol.IV: Dal primo complotto contro Mussolini a sua nomina a direttore dell'Avanti (7 maggio 1911- 30 n0vembre 1912). Vol.V: Dalla direzione dell'"Avanti" alla vigilia della fondazione di "Utopia" (1 dicembre 1912- 21 novembre 1913). Vol.VI: Dalla fondazione di "Utopia" alla vigilia della fondazione de "Il Popolo d'Italia" (22 novembre 1913- 14 novembre 1914). Vol.VII: Dalla fondazione de "Il Popolo d'Italia" all'intervento (15 novembre 1914- 24 maggio 1915). Vol.VIII: Dall'intervento alla crisi del Ministero Boselli (25 maggio 1915- 17 giugno 1917). Vol.IX: Dalla crisi del Ministero Boselli al Piave (18 giugno 1917- 29 ottobre 1917). Vol.X: Dal Piave al Convegno di Roma (30 ottobre 1917- 12 aprile 1918). Vol.XI: Dal Convegno di Roma agli armistizi (13 aprile 1918- 12 novembre 1918). Vol.XII: Dagli armistizi al discorso di piazza San Sepolcro (13 novembre 1918- 23 marzo 1919). Vol.XIV: Dalla marcia di Ronchi al secondo congresso dei fasci (14 settembre 1919- 25 maggio 1920). Vol.XV: Dal secondo congresso dei Fasci al trattato di Rapallo (26 maggio 1920- 12 novembre 1920). Vol.XVI: Dal trattato di Rapallo al primo discorso alla Camera (13 novembre 1920- 21 giugno 1921). Vol.XVII: Dal primo discorso alla Camera alla conferenza di Cannes (22 giugno 1921- 13 gennaio 1922). Vol.XVIII: Dalla conferenza di Cannes alla Marcia su Roma (14 gennaio 1922- 30 ottobre 1922). Vol.XIX: Dalla Marcia su Roma al viaggio negli Abruzzi (31 ottobre 1922- 22 agosto 1923). Vol.XX: Dal viaggio negli Abruzzi al delitto Matteotti (23 agosto 1923- 13 giugno 1924). Vol.XXI: Dal delitto Matteotti all'attentato Zaniboni (14 giugno 1924- 4 novembre 1925). A cura di Duilio e Edoardo Susmel. Firenze, La Fenice 1951-1962, cm.14x22, pp.ca 450 ciascun volume. Rilegg.in balacron marrone, titoli e fregi in oro ai dorsi, e alcuni in brossura.
EUR 150.00
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#307494 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 1. Pisa, ETS 2009, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Al lettore che, certo incuriosito dal tema scelto per l'avvio definitivo di "Livorno cruciale", La caricatura, e forse sedotto dalla raffinata copertina illustrata da Alberto Gennari, sfoglierà queste pagine una domanda si pone immediata: quali sono i possibili nessi tra la velata ironia dei disegni di Alfredo Müller e Leonetto Cappiello, le vignette pubblicate da "Il Telegrafo", i rapidi appunti grafici stesi da Silvano Filippelli durante la sua vita di partito, "dove la verosimiglianza cede sempre il campo al segno del carattere" – come egli stesso scriveva – e infine le copertine strillate del "Vernacoliere" che dalle locandine delle edicole attirano almeno per un attimo lo sguardo distratto dei frettolosi passanti. Non di possibili nessi vogliamo parlare ma piuttosto di materiali che, assumendo Livorno come luogo privilegiato di osservazione, presentano differenti registri comunicativi. Vi è differenza di linguaggi infatti, ma vi è anche differenza di veicoli di comunicazione, anche se i palcoscenici sono, alla resa dei conti, affini. Müller e Cappiello coglievano con i loro disegni umoristici aspetti delle mode dell'epoca, dalla passione per la bicicletta che si andava diffondendo all'inizio del Novecento fino alla vita dei teatri: si tratta di abbreviate impressioni caricaturali dedicate a raduni mondani o a volti di celebri attrici, che dilagano sulle numerose riviste sciorinate nei chioschi parigini. Le caricature e le vignette satiriche che nei primi decenni del XX secolo appaiono sulle pagine del quotidiano cittadino "Il Telegrafo" seguono comunque il medesimo filone: prendono di mira i luoghi della mondanità livornese, dai Pancaldi al Politeama, e al contempo i personaggi più in vista della città. Le vignette di Gino Gamerra apriranno poi il versante ben assortito della satira politica. Di contro, per Silvano Filippelli, la caricatura ha una valenza tutta privata: è gesto quasi automatico per sottrarsi alla noia di prolungate riunioni. Vi è pur sempre nel tratto corsivo, nel disegno tracciato con immediatezza sulla pagina del taccuino o sulla carta intestata della Regione Toscana, il medesimo intento, quello di restituire quasi un'istantanea del personaggio. Diverso dunque è il valore comunicativo di tali segni grafici rimasti tra le carte dell'artista o anche affidati all’archivio di amici e collaboratori. E ancora un altro estremo, "Il Vernacoliere", veicolo di una satira politica e di costume il cui innegabile successo, anche a livello nazionale, molto deve più che all'immagine, pure di moderna accezione caricaturale, all'invenzione davvero inesauribile di notizie assolutamente improbabili, non importa se rivolte alla politica o all'annosa rivalità con i Pisani, "sparate" con caratteri aggressivi, composti senza apparenti regole sulle locandine. Dario Matteoni

EAN: 9788846725516
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