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La dama e l'unicorno.

Autore:
Curatore: Traduzione di Massimo Ortelio.
Editore: Neri Pozza Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.I Narratori delle Tavole.
Dettagli: cm.14x21, pp.286, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Narratori delle Tavole.

Abstract: È un giorno della Quaresima del 1490 a Parigi, un giorno davvero particolare per Nicolas des Innocents, pittore di insegne e miniaturista conosciuto a corte per la sua mano ferma nel dipingere volti grandi come un'unghia, e al Coq d'Or e nelle altre taverne al di qua della Senna per la sua mano lesta con le servette di bell'aspetto. Jean Le Viste, il signore dagli occhi come lame di coltello, il gentiluomo le cui insegne sono ovunque tra i campi e gli acquitrini di Saint-Germain-des-Prés, proprio come lo sterco dei cavalli, l'ha invitato nella Grande Salle della sua casa al di là della Senna e in quella sala disadorna, nonostante il soffitto a cassettoni finemente intagliato, gli ha commissionato non stemmi imponenti o vetrate colorate o miniature delicate ma arazzi per coprire tutte le pareti. Arazzi immensi che raffigurino la battaglia di Nancy, con cavalli intrecciati a braccia e gambe umane, picche, spade, scudi e sangue a profusione. Una commissione da parte di Jean Le Viste significa cibo sulla tavola per settimane e notti di bagordi al Coq d'Or, e Nicolas, che può resistere a tutto fuorché alle delizie della vita, non ha esitato un istante ad accettare. Non ha esitato, però, nemmeno ad annuire davanti alla proposta di Geneviève de Nanterre, moglie di Jean Le Viste e signora di quella casa.

EAN: 9788873059363
EUR 16.50
-45%
EUR 9.00
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Traduzione di Luciana Pugliese. Vicenza, Neri Pozza Ed. 2002, cm.14x21, pp.366, brossura cop.fig. a colori. Coll.I Narratori delle Tavole.

EAN: 9788873058564
EUR 17.00
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Traduzione di Massimo Ortelio. Vicenza, Neri Pozza Ed. 2004, cm.14x21, pp.286, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Narratori delle Tavole.
Note: Lievi tracce di umidità.
EUR 16.50
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Traduzione di Massimo Ortelio. Vicenza, Neri Pozza 2012, cm.14x21, pp.313, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Collana I Narratori delle Tavole. È il 1850 quando Honor e Grace Bright si imbarcano sull'Adventurer, un grande veliero in partenza dal porto inglese di Bristol per l'America. L'aria smarrita di chi non è avvezza ai viaggi, il bel volto offuscato dal mal di mare, Honor Bright sa che non rivedrà mai più Bridport, il paese in cui è nata, nell'istante in cui la nave si allontana dalle verdi colline del Dorset. Troppo grande è il mare e troppo lontano è Faithwell, il villaggio dell'Ohio in cui Adam Cox, un uomo anziano e piuttosto noioso, attende sua sorella per prenderla in sposa. L'irrequieta Grace ha allacciato una corrispondenza epistolare con lui, culminata poi con la proposta di matrimonio, con l'intento di lasciarsi alle spalle l'angusta vita della piccola comunità di quaccheri in cui è cresciuta e abbracciare così nuove avventure. Honor Bright non condivide lo spirito temerario di Grace, ma Samuel, il suo promesso sposo, ha rotto il fidanzamento e la prospettiva di vivere in mezzo all'altrui compassione l'ha spinta a seguire la sorella al di là del mare. Una volta giunte in Ohio, tuttavia, a un passo da Faithwell, Grace si ammala di febbre gialla e, tra le misere mura di un albergo, muore. Honor Bright si ritrova così sola in una nazione enorme ed estranea, divisa da un immenso oceano dall'amato Dorset. Non le resta perciò che Adam Cox come unica ancora di salvezza. A Faithwell, tuttavia, viene accolta con freddezza dall'uomo e dalla cognata vedova.

EAN: 9788854506787 Note: Tagli alonati.
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Atti del conv.internaz.di studi su Lope de Vega, Firenze 10-13/02/1999. A cura di M.G.Profeti. Firenze, Alinea Ed. 1999, cm.12x21,5, pp.285, brossura cop.fig. Coll.Secoli d'Oro.16.

EAN: 9788881253838
EUR 22.00
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EUR 6.00
Disponibile
#314989 Filosofia
Prefaz.di Ambrogio Valsecchi. Milano, Ediz. Il Formichiere 1974, cm.13x22, pp.213, brossura con bandelle, copertina figurata, Collana Contraddizioni,1.
Note: Antiporta staccata ma presente.
EUR 12.00
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#323666 Arte Saggi
Milano, La Nave Di Teseo Ed. 2019, cm.15x21, pp.226, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori. Coll. I Fari. "Perché sentiamo Leonardo così vicino e così presente? Perché è un artista imperfetto. La sua indubbia genialità lo rende diverso da chiunque altro, però la sua è una diversità che non comporta lontananza e distacco. È vicino a noi, prossimo agli uomini che non sono geni assoluti, perché il suo è un continuo tentativo di capire il mondo, sperimentando. Leonardo è stato ogni cosa: scrittore, architetto, scultore, pittore; ma sebbene di lui vi siano immagini innumerevoli, non si conoscono i suoi progetti architettonici e le sue sculture. In lui il tentativo è stato sempre più forte della realizzazione delle cose. La pittura è il momento più pieno di questa carriera incompleta, frammentaria e divisa, che lo rende così vicino alla sensibilità contemporanea. L'artista ha un'anima che vive nell'estensione di sé che è il suo dipinto, così il pensiero di Leonardo vive nella sua opera, che si proietta in un tempo che supera il nostro. Il desiderio che motiva Leonardo, più di ogni altro artista, è il tentativo di superare il confine del tempo, superare la morte: è entrare nella dimensione dell'immortalità. Ecco perché ascoltiamo le sue parole: perché Leonardo è vivo." Vittorio Sgarbi compone un ritratto inedito di Leonardo, raccontandone le imprese e le opere, il contesto artistico in cui è cresciuto e la straordinaria risonanza che ha avuto lungo i secoli, tracciando il percorso luminoso di un "genio dilettante" che arriva fino a Duchamp, fino a Dalì, fino a noi.

EAN: 9788834600481
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Firenze, Franco Cesati Editore 2017, cm.16,5x23,5, pp.166, brossura. Collana Linguistica e Critica Letteraria, 20. Il «gusto della nostra lingua» (Parini) è stato variamente declinato nel corso della storia linguistica italiana, come testimoniano i saggi qui raccolti. È stato ideale di decoro e di eleganza per Federico Borromeo; lotta contro l'affettazione e ricerca di uno scaltrito pluristilismo, all'interno di una classicità rinnovata, per Parini polemista; ricerca del buon uso moderno, documentato in «nobili e giudiziosi scrittori», ma anche nell'uso vivo di Firenze, per Gherardini lessicografo; esigenza di rivitalizzare la lingua italiana che «non ha leggiadria né colorito se non in quanto si fa bella delle penne dei dialetti» per Giovanni Rajberti; incetta di risorse espressive e creatività linguistica per Carlo Dossi; abile riuso seriale di parole e immagini per Guido da Verona e Liala, regina del "rosa" nostrano; nuova libertà nel rapporto tra linguaggio grafico e verbale per i contemporanei Igort e Gipi. Ma il «gusto della nostra lingua» è stato anche e soprattutto la forte aspirazione all'unità e alla diffusione dell'italiano come elemento di identità nazionale quando si voleva fare l'Italia: ed è stato potente collante unitario per i nuovi italiani dell'Italia "plurale" del 1861, come può esserlo per i nuovi italiani dell'Italia di oggi, multilingue e multiculturale.

EAN: 9788876676291
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