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#266253 Arte Pittura

Francesco Rustici e Giovan Battista Marmi in Palazzo Panciatichi a Firenze.

Autore:
Editore: Centro Di.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.19,5x26,5, pp.31(1), nn. figure b.n. nel testo e una tavola a colori fuori testo, brossura fig. a colori, spillato.

Abstract: Riemersi dai depositi delle Gallerie fiorentine e restaurati i due grandi dipinti raffiguranti la 'Fuga di Clelia' e la 'Fuga di Enea da Troia' rappresentano un significativo ritrovamento; specialmente per quanto riguarda il primo che la pulitura ha rivelato essere il capolavoro autografo di Francesco Rustici.

EAN: 9788870383171
EUR 12.00
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#91727 Arte Pittura
Firenze, Casa Buonarroti, 26 luglio - 13 novembre 2006. Firenze, La Mandragora 2006, cm.25x29, pp.160, 81 figg.bn.nt. e 46 a col.nt. brossura copertina figurata a colori. Terzo tempo: Fabrizio Boschi. Così Pina Ragionieri intitola la sua premessa a questo catalogo, definendo così un evento che si inserisce in un suggestivo percorso intrapreso dalla Casa Buonarroti già negli anni novanta del secolo scorso con due indimenticate mostre monografiche dedicate ad Artemisia Gentileschi e a Cecco Bravo: due autori che, come Fabrizio Boschi, furono chiamati da Michelangelo Buonarroti il Giovane, letterato e personaggio di spicco della Firenze seicentesca, a realizzare il fastoso apparato barocco che fa da cornice alle ricche collezioni d'arte della famiglia. Muovendo dalla circostanziata biografia di Filippo Baldinucci, che del pittore descrive, accanto all'indole collerica, il brio, l'inventiva, la «tenace fantasia», Riccardo Spinelli riprende il discorso, frammentario e troppo a lungo interrotto, sulla carriera di Fabrizio Boschi per tracciarne, intero, lo sviluppo. Ai lavori più significativi dell'ultimo decennio del Cinquecento - la Raccolta della manna delle Gallerie Fiorentine, la Santa Chiara che prende il velo da san Francesco, proveniente dal Musée des Beaux- Arts di Caen - si affiancano opere già celebrate dalla critica, dalla pala raffigurante l'arresto dei santi Pietro e Paolo dipinta da Fabrizio per la Certosa del Galluzzo, oggi al Cenacolo di San Salvi (1606), alla Visione di san Bernardo di Chiaravalle di San Frediano in Cestello (1630-1631), presente in mostra insieme al rame preparatorio, passando per dipinti di grande qualità scenografica come il San Pietro che libera un'ossessa della chiesa di San Pietro in Jerusalem a San Gersolè (1619-1620 circa) o la Castità di Susanna conservata nel Palazzo della Provincia di Siena (1620) e per importanti prove grafiche, tra le quali spicca un magnifico disegno in collezione privata a Vienna propedeutico alla tela, prestata dal Musée d'Art et d'Histoire di Chambéry (1627-1630 circa), con Erodiade che presenta a Salomè la testa del Battista.

EAN: 9788874610884
EUR 35.00
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Disponibile
Fotografia di Paolo Bacherini. Firenze, Edifir per Cassa di Risparmio di Firenze 2003, cm.25x29,5, pp.XVI,391, 393 ill.bn. e 69 tavv.bn.e col.nt., legatura editoriale cartonata sopracoperta figurata.

EAN: 9788879701518
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#246348 Arte Saggi
Firenze, Edifir 2017, cm.15x21, pp.244, brossura copertina figurata a colori. Coll.Studi di Storia e di Critica D'Arte,9.

EAN: 9788869952210
EUR 15.50
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#265557 Firenze
Firenze, Edifir 2019, cm.15x21, pp.144, illustrazioni a colori. brossura copertina figurata a colori. Coll.Studi di Storia e di Critica d'Arte,11. Tratto peculiare del mecenatismo del penultimo granduca di Toscana, Cosimo III de' Medici (Firenze 1642- 1723), le commissioni sacre ne segnarono l'intera esistenza sostanziandosi in patrocini importanti che portarono il sovrano ad elargire generose elemosine per il restauro di vetusti edifici esistenti o di nuova fondazione, a commissionare preziosi contenitori necessari a conservare e valorizzare rare e ambite reliquie, così come ad ordinare serie di dipinti destinate a primari luoghi di culto, non soltanto toscani. Di tante di queste iniziative (la più parte sconosciute) che ebbero, come esito, la produzione di significative opere d'arte, si dà ragione in questo libretto nella consapevolezza che tali decisioni sovrane furono sì mosse da una religiosità profonda e partecipata, esemplare del carattere del principe ed esternata con la pompa e la 'visibilità' tipiche del periodo, qualificandosi tuttavia anche funzionali ad accreditare, agli occhi del popolo, i propri meriti quale 'primo credente' dello Stato, esempio di virtù e rettitudine morale, e di affezione alla Chiesa, prerogative imprescindibili per un sovrano cattolico della fine del XVII secolo

EAN: 9788879709620
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A Cura di Ervino Pocar. Torino, UTET 1942, cm.14x18, pp.278,1 tav.bn.ft. legatura ed. Coll.I Grandi Scrittori Stranieri.
EUR 7.00
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#89805 Religioni
Traduz.di Giuliana Segre Giorgi. Torino, Dellavalle 1969, cm.12x18,5, pp.298, legatura ed. sopracop. Coll.Campo Libero,1.
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A cura di Michele Rinaldi. Roma, Salerno 2021, cm.14,5x22, pp.XL,164, brossura con bandelle. Coll.Testi e Documenti di Letteratura e di Lingua,XLV. Edizione numerata in 999 esemplari. Intonso. "La Caccia di Diana" è con ogni probabilità la prima opera in versi di Giovanni Boccaccio. Se il titolo ne denuncia l'ambientazione mitologica e la materia venatoria, questo poemetto in terzine, composto in lode delle dame appartenenti alle maggiori famiglie della corte di Roberto d'Angiò, è attraversato anche da una forte componente amorosa: tra le nobildonne napoletane invitate da Diana in persona a prendere parte a una battuta di caccia c'è anche una fanciulla senza nome, la «bella donna il cui nome si tace», amata dal poeta e a lui destinata; sarà lei a guidare la ribellione quando, conclusa la caccia, le dame insorgeranno contro la fredda Diana decise a diventare fedeli di Venere. Una metamorfosi prodigiosa sancirà il trionfo della dea dell'amore: le prede catturate diventano prima uomini e poi amanti. Anche il poeta partecipa al miracolo, trasformandosi da bestia ad amante cortese. Le diverse tradizioni che Boccaccio fonde nella Caccia sono illustrate nell'introduzione del volume, nella quale si affrontano le principali questioni poste dal poemetto: oltre a ripercorrerne la storia dell'attribuzione e il problema relativo alla sua cronologia, se ne indaga la struttura metrica (l' opera ha un posto di qualche rilievo nella fortuna della terza rima) e la ricchezza del lessico. Il volume pubblica il testo critico della Caccia, fondato sul riesame dell'intera tradizione manoscritta, accompagnato da un commento che mira a valorizzare i rapporti con la tradizione precedente, a partire dal modello narrativo di Dante, puntando anche a far emergere la componente popolare e giullaresca rimasta finora più in ombra rispetto alla dimensione galante. La nuova edizione offre un testo rinnovato ed è corredata di una nota al testo che dà conto delle scelte editoriali legate alla sostanza e alla lingua del poernetto. Destinata a svolgere un ruolo importante nel Quattrocento, la Caccia è di fatto un prodotto letterario nuovo, che ai lettori moderni consente anche di osservare in nuce molti dei temi che saranno poi centrali delle opere più mature di Boccaccio.

EAN: 9788869736018
EUR 22.00
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EUR 16.00
Disponibile
Edición crítica, traducción y estudio de Victoria Recio Muñoz. Firenze, Sismel Edizione del Galluzzo 2016, cm.17x24, pp. XII,882, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori. Edizione Nazionale dei Testi Mediolatini d'Italia, 40. Serie II, 18. En este volumen se ofrece la primera edición crítica y la primera traducción al español de la llamada Practica redactada por Plateario, maestro de la Escuela Médica salernitana de mediados del siglo XII. La obra pertenece a un tipo de texto médico muy popular durante toda la Edad Media, «el compendio», un manual didáctico que define a capite ad calcem las diversas enfermedades que afectan al cuerpo humano. La edición y la traducción se acompañan de un estudio introductorio en el que se analiza el contexto del compendio, se arroja luz sobre la controvertida figura del médico Plateario, las fuentes en las que se inspiró el autor, así como el impacto que la obra tuvo en la medicina medieval posterior, tanto en tratados salernitanos como en otros ajenos a la Escuela, especialmente en los compendios enciclopédicos del siglo XIII. Además, se atestiguan varias traducciones a lenguas vernáculas, lo que confirma la importancia de la obra objeto de nuestro estudio.

EAN: 9788884507327
EUR 98.00
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EUR 49.00
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