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Storia di Castiglione delle Stiviere.

Autore:
Editore: Atesa Editrice.
Data di pubbl.:
Dettagli: 2 volumi in 1. cm.16x22, pp.174;202, legature editoriali, titoli in oro ai piatti anteriori e ai dorsi. Ristampa anastatica dell'ed. di Mantova, 1853-1854.

Abstract: Opera molto ampia e articolata che prende in esame, con ricchezza di dettagli e narrazione attenta e scrupolosa, la storia di Castiglione delle Stiviere a partire dal 1404, quando essa venne aggregata ai possedimenti di Francesco Gonzaga.

EAN: 9788876224966
EUR 45.00
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EUR 25.00
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A cura di Enzo Boletti, Oreste Marini, Ezio Mutti, Emilio Ondei, Mario Porta. Brescia, Tipograifa La Nuova Cartografica 1968, 3 volumi in cofanetto. cm.15x22, pp.174, 5 tavole , 202, 16 tavole 254, 27 tavole, legature editoriali cartonate. I primi due volumi sono ristampe anastatiche dell'edizione di Mantova 1854, Fratelli Negretti. Edizione numerati in 1000 esemplari, nostro 770.
EUR 48.00
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#4833 Filosofia
Venezia,Settembre 1958. Firenze, Sansoni 1960, cm.18x25,5, pp.VII-554, brossura
EUR 17.56
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Bibliografia dell'Autore. Padova, Ed.Antenore 1963, 2 voll. cm.15x22, pp.XXVIII,(294),(IV),566, I ritr.e I tav.ft., brossura a fogli chiusi. e legatura ed.in tutta tela. Coll.Miscellanea Erudita.

EAN: 9788884552679
EUR 32.00
-43%
EUR 18.00
Disponibile
A cura di Herta Blaukopf. Traduz.di Artemio Focher. Milano, SE Ediz. 2020, cm.13x22, pp.193, appendice iconografica bn.ft. brossura cop.fig.a col.con bandelle, Coll.Testi e Documenti,30. "Gustav Mahler e Richard Strauss ci appaiono, e probabilmente sono, due artisti diversissimi, due uomini quasi senza tratti in comune, due caratteri tali da escludersi l'un l'altro. La saggistica musicale ha accentuato, dal canto suo, la diversità, enfatizzandola anche là dove le due nature, a uno sguardo attento, si rivelerebbero confinanti o addirittura comunicanti. Luigi Rognoni, presentando la memorabile traduzione delle Erinnerungen di Alma Mahler, contrappose frontalmente i due musicisti: Strauss il grande attuale, Mahler il grande inattuale, beniamino dei tempi il primo, anzi, rappresentativo come pochi di una maniera d'«integrarsi» nella propria epoca, respinto dai contemporanei il secondo, l'uomo che disse «il mio tempo verrà» e il cui tempo, nel 1960, pareva non essere ancora venuto. Se le memorie di Alma non fossero divenute un cult-book anche in Italia, presso un pubblico colto e curioso ma non di necessità specializzato, e se i lettori già non sapessero di chiacchieratissimi episodi in cui Mahler e Strauss furono a contatto, instaurando un rapporto forse non di amicizia ma certo di attenzione e di alta stima, con divergenze e convergenze, con ripicche e insofferenze reciproche, l'idea di un epistolario Mahler-Strauss apparirebbe improbabile quanto quella di un carteggio Kafka-Proust, o Leopardi-Goethe. In realtà, Mahler e Strauss si scrissero lettere, e nessuna di esse è insignificante; alcune dure, o incalzanti, o nervose. La ricercatrice viennese Herta Blaukopf le ha rintracciate viaggiando per il mondo, individuando archivi e collezionisti privati. Il corpus che ne deriva è fortemente sbilanciato, e anche questo dettaglio è uno splendido rivelatore: Mahler era disordinato e perdeva le lettere, Strauss era pignolo, archiviava e catalogava tutto. Di conseguenza, le lettere di Mahler superstiti sono più del doppio di quelle di Strauss. «Rivalità e amicizia» è la formula con cui la Blaukopf condensa gli stati d'animo che fervono in queste lettere e le percorrono. E nel fondo, aggiungiamo, una splendida solidarietà tra uomini ironici, intelligenti e consapevoli di essere artisti dalle doti superiori. Ci sono i momenti in cui la solidarietà si fa fredda e sferzante contro i moralisti cretini, come nel frangente della vietatissima rappresentazione di Salome a Vienna. Fu un'occasione in cui entrambi si rosero il fegato, e noi stessi, leggendo le notizie e le considerazioni che i due si scambiarono affannosamente in quei mesi, sentiamo il desiderio di uccidere con le nostre mani i sessuofobi censori. Ma ci sono anche momenti di mondana e bene educata tragedia: tale l'ultima lettera del carteggio, inviata da Strauss a Mahler l'11 maggio 1911. Mahler era in fin di vita, e sarebbe morto dopo atroci sofferenze una settimana più tardi, il 18 maggio. Strauss, però, aveva avuto (falsa) notizia di un miglioramento, e scrisse al collega agonizzante: «Con mia grande gioia leggo che sta meglio». Scavando senza requie, tanto da produrre in otto anni tre edizioni del carteggio, ciascuna ricca di nuovi reperti e di aggiornamenti, la curatrice ha portato alla luce un tesoro d'informazioni, alcune delle quali suscitano profonde emozioni. Un piccolo libro capitale, uno specchio delle bassezze e delle crudeltà di cui è capace il mondo della musica, che pure dovrebbe essere abitato soltanto da artisti." (Quirino Principe)

EAN: 9788867235827
EUR 23.00
-34%
EUR 15.00
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Prefazione di Arturo Colombi. Milano, SEDIT 1970, cm.18x25, pp.350, legatura editoriale copertina in simil pelle rossa con titoli in oro al dorso. Collana I Reprint del Calendario,4.
EUR 15.00
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