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Diario tien an men.

Autore:
Curatore: Testimone oculare del massacro di Pechino.
Editore: SugarCo.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.16,5x23, pp.238, brossura copertina figurata.

EUR 9.90
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#170823 Sociologia
Milano, Valentino Bompiani 1959, cm.13,5x21,5, pp.294, brossura cop.fig.bn. Coll.Cose d'Oggi.3. (lieve laceraz.alla cop.inferiore).
EUR 12.00
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Milano, Garzanti 1968, cm.15,5x23, pp.466,144 ill.ft. legatura editoriale cartonata, sopracoperta.
Note: sopracoperta con mende.
EUR 7.00
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Galatina, Congedo Editore 1989, cm.17x24, pp.200, legatura ed.cartonata, sovraccop.ill.a col. Coll.Saggi e Ricerche,IX.

EAN: 9788877863652
EUR 12.00
Disponibile
Con un'appendice di testi teorici. Roma, Bulzoni 1975, cm.15x20,5, pp.140, brossura cop.fig.a col. Bibl.di Cultura.
EUR 16.00
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A cura di Alba Morino. Milano, Feltrinelli 1979, cm.10,5x18, pp.XVIII,476, brossura, cop.con bandelle. Coll.I Narratori di Feltrinelli, 261. "Sibilla Aleramo, l'autrice di "Una donna", ha sessant'anni quando inizia la sua relazione con Franco Matacotta, allora poeta sconosciuto e ventenne. Relazione che pur fra gli strappi e le lacerazione degli ultimi tempi dura dieci anni. È l'ultimo amore della scrittrice la cui vita sentimentale era stata folta di "incontri", molti dei quali con personaggi noti negli ambienti artistico-letterari del suo tempo: Cena, Papini, Cardarelli, Boccioni. Cascella, Boine, Campana, Emanuelli, Quasimodo. Il rapporto tra Sibilla Aleramo e Franco Matacotta ci viene restituito in queste pagine, che ne svelano i risvolti più intimi e tempestosi, in tutta la loro complessità: una donna ama un ragazzo, un poeta alle prime armi ama una donna famosa, una donna forte ama un debole, il debole e il più forte..." (dalla quarta di copertina)
EUR 18.00
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Prefazione di Gaetano Berruto. Accademia della Crusca - Edizioni Casagrande 2013, cm.17x24, pp.270, brossura sopracoperta figurata. Collana Storia dell'Italiano nel Mondo. Studi e Testi. Accademia della Crusca e L'università per Stranieri di Siena,4. Quali erano le forme della comunicazione scritta e parlata dei "senza lettere", ossia della gente comune senza conoscenze del latino, nelle regioni italofone della Svizzera dal Cinquecento al Novecento? Nella prima parte del libro si ricostruisce il contesto economico e socioculturale di comunità segnate dalla mobilità nell'emigrazione, in situazioni dove per capire e farsi capire era essenziale andare oltre i confini dei dialetti locali. Con il rilevante contributo al processo di alfabetizzazione garantito dalle chiese riformata e controriformista, e soprattutto dalla scuola pubblica ottocentesca, si è formato un italiano popolare del quale vengono qui descritti i tratti costitutivi, e che tale poteva definirsi proprio perché rappresentava lo strumento comune e indispensabile della comunicazione. Da questo punto di vista lo studio di Bianconi si contrappone allo stereotipo diffuso che esclude l'italiano parlato e scritto dal repertorio della gente comune nel passato. La seconda parte del volume è costituita da un'ampia antologia di testi di italiano popolare dal Cinquecento al Novecento: lettere e autobiografie di donne, mastri d'arte, domestici, operai e contadini, attivi in patria e nell'emigrazione. Questi scritti non sono solo di notevole interesse per lo storico della lingua, ma rappresentano la testimonianza autentica di un mondo sommerso. La conquista della scrittura – "sbagliata", appassionata ed espressiva – e il rapporto complesso e vitale con la lingua italiana permettono a quegli uomini e a quelle donne di dare voce alla necessità di raccontarsi, lagnarsi e inveire; e a noi di ascoltare un'umanità che senza la scrittura non avrebbe lasciato traccia di sé.

EAN: 9788889369494
EUR 35.00
-17%
EUR 29.00
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