Sichera, Antonio.
Pavese.
Libri sacri, misteri, riscritture.
Firenze, Olschki Ed.
2015,
cm 17 x 24,
316 pp.,
brossura
Polinnia,29.
Per troppo tempo il caso Pavese è stato trattato come una forma di devianza rispetto ad una ‘ragionevole’ norma, umana e letteraria. Questo libro parte invece dall’ipotesi che la ferita a cui Pavese dà voce esprima in profondità un’irrisolutezza e una fatica intimamente nostre. Il mito di un ragazzo custode del desiderio più autentico, sospeso tra la perdita adulta della purezza originaria e la traduzione mitica (e dunque corporea) di un anelito antico alla totalità, attraversa i libri di Pavese come un filo rosso e forse una spada. Il nostro disagio col tempo, la nostra distanza dal corpo reale, il nostro trovarci esposti alla fragilità delle relazioni umane si specchiano nel poeta delle Langhe. Dai suoi testi egli ci parla, così lontano e così vicino, in una riscrittura dialogica e appassionata della Bibbia, dei Greci e dell’Oriente, di Platone e Petrarca, di Whitman, di Steinbeck e Hemingway, di Frazer e Mann, di Jung e Kerényi, di Dostoevskij e di Nietzsche.
EAN:
9788822263735