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Scritti e discorsi. Vol.IX: Dal Gennaio 1934 al 4 Novembre 1935.

Autore:
Curatore: Edizione definitiva.
Editore: Ulrico Hoepli.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.15x22, pp.236, brossura.

Note: ondulazioni per tracce di umidità.
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A cura di G.G.Rebora. Milano, Ediz.FPE 1966, cm.10,5x19, pp.136, brossura cop.bn. Coll.Fatti del Nostro Tempo,4.
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Introduz.di Alberto M.Cirese. Traduz.di Clara Coisson. Torino, Bollati Boringhieri Ed. 1979, cm.13x19,5, pp.578, brossura copertina figurata a colori. Coll.Universale,75/76. Come e quando sono nate le fiabe? E perché si rassomigliano in tutto il mondo? Nell'interpretazione di Propp, i racconti di fate non sono fantasia ma storia, sono il documento di una delle più antiche età dell'uomo: l'epoca delle comunità di cacciatori, prima ancora che la pastorizia e l'agricoltura cominciassero a cambiare il volto del mondo. Giovandosi di un materiale comparativo molto vasto tratto dalla etnologia e lavorando soprattutto sui racconti di fate russi, Propp stabilisce una serie di confronti tra i principali motivi di cui sono intessute le fiabe e analoghe forme rituali esistenti nella protostoria - o in fasi storiche più o meno vagamente indicate - e presso i primitivi. Attraverso tanti racconti sezionati e comparati, interrotti e ripresi in un giro di richiami e illuminazioni, il mondo vivace della narrazione si compone esso stesso in un affascinante racconto.

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