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Il Diavolo nella mia Libreria.

Autore:
Editore: Mondadori.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.12,5x19,5, pp.186, brossura copertina figurata a colori.

Note: legatura allentata
EUR 9.00
2 copie
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Vedi anche...

A cura di Manara Valgimigli. Firenze, Le Monnier 1948, cm.14x22, pp.XX,282, brossura Coll.Scritti Letterari,2. Prima edizione. Intonso.
EUR 13.00
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Bologna, FirenzeLibri Editore 1999, cm.15x21, pp.220, brossura cop.fig. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Scrittori Italiani Moderni,11. Il libro, pubblicato per la prima volta nel 1907 dalla casa editrice Treves di Milano, è stato, come è noto, il libro che diede notorietà al suo autore. Difatti ottenne successo non solo tra il pubblico ma anche tra i critici. Renato Serra nel suo saggio, o, forse meglio, ritratto di Panzini, di fondamentale importanza anche oggi per capire lo scrittore romagnolo, dà al libro netto rilievo su tutta l'altra opera pubblicata, fino ad allora. In una recente, anzi recentissima breve storia della letteratura italiana del '900, pubblicata dalla casa editrice Bompiani di Milano a cura di Piero Cudini, il Panzini riesce ad inserirsi tra i non molti "eletti", proprio in grazia appunto della "Lanterna". È considerazione che il libro merita. Come è noto, il libro è costituito da un diario o giornale di viaggio da Milano a Bellaria in Romagna con una notevole deviazione all'itinerario stabilito, dedicata a una visita di alcuni giorni all'Appennino modenese/pistoiese. Ma dire il contenuto del libro è dire ben poco. Difatti la validità del libro è costituita dalla freschezza, in certi casi anche dalla intensità, con cui gli incontri e i sentimenti dell'autore del diario, sono artisticamente resi. Sentimenti liberamente descritti, mai con la preoccupazione di "che cosa ne penserà il lettore". Quindi spontanei e umanissimi. Incontri con uomini e (soprattutto) donne. Tra queste stupendamente rese le figure della danzatrice giovinetta, della "piccola attrice famosa" e in special modo di Imperia, la marchesina ciclista. Incontri con i paesaggi descritti in modo mai "acquerelloso" ossia descritti come usualmente dipingono i pittori domenicali i loro quadri o quadretti, ma resi attraverso una sensibilità attentissima ai colori, agli animali, alle piante e a tutto ciò che costituisce appunto un paesaggio. Un libro in sostanza riuscito bene, che non ha nulla da invidiare al "Viaggio sentimentale attraverso la Francia e l'Italia" di Lorenzo Sterne o alle "Impressioni di viaggio" di Heinrich Heine, opere spesso citate a proposito del libro panziniano e, a volte, per dimostrarne la maggior validità, sotto l'aspetto poetico. Infondatamente.

EAN: 9788876223808
EUR 13.00
-50%
EUR 6.50
Disponibile
Bologna, FirenzeLibri Editore 1997, cm.14,5x21,5, pp.128, 8 tavv.ft. brossura cop.fig. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Viaggi in Italia,16. Senigallia, Loreto, Osimo, Castelfidardo, Recanati, Tolentino, Foligno, Assisi, Gubbio, Spoleto, il Monte Catria, sono alcuni dei luoghi descritti dal Panzini in modo splendido e insieme originale. Ma l'autore non era uomo da accontentarsi di descrivere una chiesa, la porta di entrata di una città, un monumento, un'iscrizione, pur molto apprezzandoli, ma sentiva il bisogno di descrivere anche le persone che avevano abitato o che abitavano in queste città o paesi. Di qui la descrizione umanissima ma anche formalmente realizzata, di molte figure che l'autore incontra nel suo viaggio. Ecco quindi i due agricoltori che, nelle vicinanze di Recanati, mentre accompagnano alcuni buoi, interrogati dal Panzini sul Leopardi, danno una risposta apparentemente bizzarra, ma che ha molti punti giusti. Ecco la donna che era andata a Roma per "istruire" il Papa, ecco la lo-candiera goldoniana di Assisi, la donna vecchia e malata che prega intensamente dentro la Porziuncola, ecco le guide per salire il Monte Catria. Bellissimo anche il ritratto delle tre bambine che alle fonti del Clitunno non recitano, ma cantano la famosa ode carducciana dedicata a queste fonti. In altre parole la vita dei momenti e delle persone di buona parte delle Marche e dell'Umbria come erano cento anni fa, in una descrizione cordiale e insieme incisiva.

EAN: 9788876224249
EUR 13.00
-50%
EUR 6.50
Disponibile
In appendice viene ristampato al completo il volumetto da cui poi il Panzini trasse il Diario sentimentale ossia Il romanzo della guerra nel 1914, perché nel "Romanzo" vi sono pagine importanti che il Panzini non riportò nel "Diario". Prefazione di Giorgio Barberi Squarotti. Bologna, FirenzeLibri Editore 1995, cm.15,5x21,5, pp.XIV,358, brossura copertina figurata. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Scrittori Italiani Moderni,11. Dei molti libri che scrisse, probabilmente questo è uno dei più belli di Alfredo Panzini. Il libro non descrive, come quasi tutti i libri che nacquero da questa guer-ra, la vita del fronte, con le sue vittorie o le sue sconfitte, ma piuttosto la guerra come vista e sentita nel paese, sia quando si stava preparando sia dopo che l'Italia fu entrata in guerra. Il libro pertanto è una testimonianza preziosa su quegli anni. Ma il libro si raccomanda anche come libro di poesia che nasce dagli stati d'animo dello scrittore stesso ma anche dalle molte figure, ignote o celebri, che il Panzini descrive, spesso, in modo magistrale. Memorabili sono le pagine che egli dedica a Renato Serra, vivo e morto. Ma vi sono anche riusciti ritratti di Clemente Rebora, di Marino Moretti, di Mario Missiroli e di altri. Nel libro vi sono anche alcuni bellissimi paesaggi e bellissimi perché non "estranei" ma visti e creati at-traverso l'animo spesso inquieto, e più di una volta angosciato, dell'autore. In appendice viene ristampato al completo il volumetto da cui poi il Panzini trasse il Diario sentimentale ossia Il romanzo della guerra nel 1914, perché nel "Romanzo" vi sono pagine importanti che il Panzini non riportò nel "Diario".

EAN: 9788876223792
EUR 18.08
-55%
EUR 8.00
Disponibile