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Guttuso. Opere dal 1931 al 1981.

Autore:
Curatore: Venezia, Centro di Cultura di Palazzo Grassi, 4/4-20/6/1982.
Editore: Sansoni Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.23,5x20,5, pp.238, 48 tavv.a col.e 145 ill.bn.nt. legatura ed.

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Pisa, Pacini Editore 2018, cm.14,5x22, pp.120, brossura copertina figurata a colori. Coll.Strumenti di Filologia e Critica,26. "Comincio la presentazione di questo volume prendendo a prestito un brano di Caproni che mi pare assai significativo. 'Certo, oggi la poesia non riesce più ad avere una posizione o funzione di privilegio come quando, in anni andati, e io li ricordo, almeno fino a Gozzano entrava in quasi tutte le case bene, al pari dell'acqua potabile, o del gas, o dell'energia elettrica. Dico quando ancora non vi era iato fra cultura del poeta, e diciamo pure borghese, e cultura del pubblico, e diciamo pure borghese.'. Il passaggio serve a mettere subito in evidenza che la poesia di Gozzano è stata l'ultima ad avere, come diceva Caproni, una piena sintonia con un pubblico di lettori considerevolmente vasto, lo stesso, almeno da un punto di vista sociologico, che si entusiasmava per Pascoli e per D'Annunzio. Da questa semplice considerazione discende la peculiare collocazione di Gozzano come anello di congiunzione fra una cultura poetica che ha le proprie salde radici nell'Ottocento e una più moderna, come a chiudere una stagione e al tempo stesso aprirne una nuova. Anche in ragione di questa posizione di particolare importanza nella storia della poesia italiana e della sua fruizione il Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne dell'Università di i na ha voluto contribuire a marcare la ricorrenza del centenario della morte di Gozzano organizzando una giornata di studi che si è tenuta il 23 giugno 2016. Se ne raccolgono qui i frutti..." (dalla prefazione di Stefano Carrai).

EAN: 9788869953767
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#279892 Orientalistica
Traduzione dall'arabo e cura di Titus Burckhardt e dal francese di Giorgio Jannaccone. Milano, SE Ediz. 2021, cm.13x22, pp.115, brossura cop.fig.a col.con bandelle, Coll.Conoscenza Religiosa,2. «La prima cosa che appresi dal mio maestro - Iddio sia soddisfatto di lui - fu questa: mi caricò di due ceste colme di prugne. Io le presi in mano anziché pormele sulla nuca, come m'aveva indicato, ma nondimeno la cosa mi affliggeva grandemente e mi era così penosa che la mia anima si contrasse; essa s'agitava, si umiliava e si turbava oltre misura, a tal segno che quasi ne piangevo - e, nel nome di Dio, avrei davvero pianto per tutte le umiliazioni, il disprezzo e il dispetto che avrei dovuto subire in quella prova -, giacché la mia anima non aveva mai accettato una cosa simile né piegato la testa, e fino a quel momento ero stato inconsapevole del suo orgoglio, della sua rivolta e della sua corruzione; ignoravo se fosse orgogliosa o meno, e nessuno tra i teologi di cui avevo seguito le lezioni - ed erano numerosi - m'aveva ragguagliato al proposito. Mentre mi dibattevo in questa perplessità e in questa pena, ecco che il maestro, con la sua profonda intuizione, venne verso di me, mi prese le due ceste dalle mani e me le posò sulla nuca dicendo: "Fa' in tal modo la prova del bene per scacciare un po' d'orgoglio!". Con queste parole mi aperse la porta della rettitudine, poiché così appresi a distinguere gli orgogliosi dagli umili, i seri dai frivoli, i sapienti dagli ignoranti, gli uomini di tradizione dagli innovatori e quelli che possiedono la scienza e l'applicano da quelli che si limitano a possederla senza metterla in pratica. [...] Infatti il maestro - sia Dio soddisfatto di lui - m'aveva insegnato a distinguere la verità dalla vanità e ciò che è serio dalla farsa; Dio lo ricompensi di ciò e lo protegga da ogni male!».

EAN: 9788867235261
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Tomus VII: Pathologia, Semeiotice, Hygiene, Therapeutice. Neapoli, Sumptibus Dominici Terres, in Typographia Josephi Raymundi 1755, cm.17,5x23,2, pp. (4),320, rilegatura coeva in pergamena.
Note: copertina con gra parte della pergamena assente.
EUR 20.00
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