La Russia.

Roma, Editori Riuniti 1975, cm.14,5x21,5 pp.488, brossura cop.fig. Bibl.di Storia, dir.da Ernesto Ragionieri,50.

Napoli Electa 2004, cm.16x24, pp.170, brossura cop.fig.a col.

Edizione italiana e inglese. Firenze, Gli Ori 2005, cm.23x30, pp.452 con numerose figure a col e tavole nel testo, brossura copertina figurata a colori. Il volume monografico è interamente incentrato sull'opera di Renato Ranaldi. Il volume, corredato di un ampio apparato fotografico (oltre 400 immagini) e bio-bibiografico, raccoglie un lungo testo di Bruno Corà attraverso il quale il noto critico ripercorre tutte le fasi dell'iter artistico di Ranaldi, sin dagli esordi. Composto da 18 capitoli tematici, il testo analizza il percorso dell'opera ranaldiana nelle sue varie espressioni linguistiche: pittura, disegno, cinema, installazioni, scultura, musica. Il volume, che si propone come una sorta di compendio di tutta l'opera di Renato Ranaldi, contiene alcuni scritti dell'artista, anche inediti.

Louis Pauwels- La fenice fa il nido nei selciati. jacques Mousseau- La morte del padre. Jean Claude Guilbert- Civiltà e poteri immaginari nella fantascienza. Robert O' Neill- Le argomentazioni di Herbert Marcuse contro la società occidentale moderna. Mack Reynolds- Sovversivo: una novella di fanta-politica e di humor. Arlette peltant- In India il sogno di una città ideale diventà realtà. Aimè Michel- Guardando con gli occhi di oggi la fine dell'Impero Romano. Jacques Bergier- Il cambiamento vantaggioso non è un altro Vietnam. Settembre-Ottobre 1968. Torino, Pianeta italia 1968, cm.17x21, pp.160, con foto ed illustrazioni in bianco e nero. Brossura copertina figurata a colori.

A cura di Nicoletta Leonardi. Firenze, Pagliai Polistampa 2004, cm.29x20, pp.80, illustrazioni in bianco e nero e a colori. brossura, copertina figurata. Testo Italiano, Inglese e Francese. "La ricerca di Marangoni è incentrata sul tema della rovina come metafora della decadenza dell'occidente. Scattate fra il 1988 e il 2003, le immagini qui raccolte mettono i paesaggi dei siti archeologici monumentali delle civiltà antiche a confronto con gli scenari contemporanei delle metropoli occidentali. Accanto ai siti dell'antichità, le capitali degli imperi di oggi compaiono anch'esse quali vestigia di luoghi monumentali assediati dall'incertezza, simboli di un occidente ormai divenuto vulnerabile. Nell'alternarsi di presente e passato, i percorsi del fotografo formano una spirale che ripete all'infinito lo stesso cerchio, quasi ad indicare la ricerca di una matrice comune, di un unico luogo d'origine" (Nicoletta Leonardi).